mercoledì 6 maggio 2015

Non scriverò più in questo blog! Gne Gne! - Nuove Anteprime

Ciao ragazzi,
nonostante non avessi più scritto da parecchi mesi, ho deciso di non scrivere più qui; non per motivazioni politiche e/o di lavoro, ecc... ma perché vorrei presentare delle mie novità: scriverò un racconto a puntate! Badate bene che non si tratterà delle solite poesie, racconti romantici, oppure le famose creepypasta!

Tutto è iniziato quando ho incominciato a leggere alcuni romanzi di Andy McNab, ex soldato dello Special Air Service (SAS), reparto speciale dell'esercito britannico; dopo averne letti alcuni (tre a dir la verità), mi è venuta voglia di creare racconti simili, così mi sono messo all'opera.

Saranno racconti a episodi, suddivisi a sua volta in parti; essi racconteranno le vicende di un ex incursore del COMSUBIN di nome Marco Guida "Mark" e delle sue "avventure".

Episodi inseriti in contesti militari realmente accaduti, ma con l'aggiunta di personaggi e missioni di fantasia (anche se non è detto), agenti segreti deviati, sicari di mafia e terroristi in un'Italia oscura, fatta di eroi e di martiri, ma anche di personaggi infimi e doppiogiochisti, che farebbero di tutto pur di avere denaro, ricchezze e potere.
Episodi iniziali di un Marco giovane e nel pieno della sua carriera militare, per poi spostarsi in un arco temporale tra i 20 e i 25 anni, per vedere un altro Marco, solo e dimenticato da tutti ma non dai suoi commilitoni, che lavora come operatore precario in un'azienda di investigazione privata (gestita da un suo ex comandante), a dare la caccia "a modo suo" di nuovo a terroristi, mafiosi, ma anche a vecchi rancorosi della Guerra Fredda, riciclati nel terrorismo islamico dopo i fatti dell'11 settembre.

Saranno episodi diversi dai soliti pubblicati su Internet: sinceramente i romanzi d'amore e le creepypasta, stanno diventando noiose... perché non incominciare dei bei racconti di guerra moderna?

Se siete interessati a proporre, o a creare, dei nuovi racconti, scrivetemi pure all' email

repetto.edo@gmail.com


CIAOOOOO!!!!!!

lunedì 22 settembre 2014

A volte (finalmente!) ritornano: la Musica nel 2014 è (per ora) ancora salva.

Dal titolo di incipit di questo articolo sembrerebbe che si discuta (in modo più o meno polemico) di Diritti digitali oppure di delibere della SIAE; invece no!

Nonostante non abbia più scritto da tre mesi (e nonostante fossero avvenuti numerosi colpi di scena, dal triste annuncio della morte di Robin Williams, fino alle raccapriccianti immagini dei giornalisti americani decapitati in Iraq dai membri dell' ISIS), stavolta non vorrei parlare di politica, tanto meno di altri pensieri critici.

Vorrei parlare invece del ritorno di una band che a parer mio ha segnato la storia del rock mondiale: i Pink Floyd.

Nonostante la morte di Richard Wright (avvenuta nel 2008), sono riusciti a riunirsi dopo ben 20 anni dalla pubblicazione del loro ultimo album, The Division Bell.

Così in onore al tastierista spirato a miglior vita, la leggendaria band ha deciso di riunirsi ancora una volta per realizzare un nuovo album.

Un album particolare, che ripropone il genere "ambyent rock" presente nelle ultime opere del gruppo fino al loro scioglimento; il nuovo disco verrà lanciato sul mercato il 10 novembre 2014 dalla famigerata casa discografica EMI Records, e avrà come nome "The Endless River" (= fiume senza fine); una sorta di tributo allo scomparso Wright, una delle anime che ha cercato di tenere unito il gruppo, fino al 1995.

Insomma, una bella e rassicurante notizia!

Ma perché rassicurante? Perché, in un mondo dove la musica è trattata solo come un "tormentone da discoteca" che segue solo la squallida e grigia moda del momento, dove ragazzetti senza esperienza vanno in odiosi programmi e diventano immediatamente ricchi e famosi, sentire che un gruppo, che ha VERAMENTE segnato la storia della musica contemporanea, ha ricominciato ad aprire i battenti potrebbe far tirare un sospiro di sollievo ai VERI musicisti, a significare che la musica vera, fatta con impegno, non è ancora del tutto MORTA.

Naturalmente un mio pensiero va anche a Richard Wright, spirato il 15 settembre di esattamente 6 anni fa.

Ancora una volta, grazie Pink Floyd per aver salvato la vera musica.

venerdì 6 giugno 2014

Ore 07:20 AM - 6 Giugno 1944 - Sword Beach - Settore QUEEN RED

NOTA: la storia che sto per raccontarvi è frutto della mia immaginazione, come anche i personaggi; diversamente i luoghi sono invece realmente esistenti come anche l'operazione militare sotto citata.


Tenente William Palmer Jr. - 1st Special Forces Brigade - 45th Royal Marines Commando

L'aria è fredda e umida, le condizioni atmosferiche non sono le migliori, il mare è estremamente agitato; nel mio LCA (veicolo d'assalto anfibio -ndr-) molti uomini soffrono e spesso vomitano oppure svengono: sarà il mal di mare, o l'agitazione? Non credo che sia la prima ipotesi: i miei uomini sono "marines" di Sua Maestà, abituati a questo genere di missione, ma devo confessare che anch'io non sto affatto bene: dopo la fallita incursione di Dieppe molti di noi hanno perso la fiducia in una nostra vittoria, anche se accanto a noi ci sono gli organizzatissimi yankee.
Ma andiamo avanti lo stesso; l'operatore dell' LCA ci urla che mancano meno di 30 secondi allo sbarco anfibio: ci prepariamo; armato il mio Sten da 9mm parabellum non posso non notare i visi dei miei uomini: facce dure, pitturate di carbonella, con zaini da 20/30 chili sulle spalle, già belli pronti con i loro Sten: quest'arma anche se leggera, per noi è un disastro assoluto: poca mira, con la raffica si inceppa, ma perlomeno spara quasi sempre, anche con tre dita di fango sull'otturatore.

Passano i secondi...5...4...3...2...1 "Via! All'assalto per San Giorgio! Per il Re!".

E così ci lanciammo come tori appena liberati e pronti per il macello; quello spazio di sabbia tra l'LCA e le postazioni nemiche, quasi la metà dei miei uomini cade falciata dagli MG 42 crucchi, chi ferito, chi morto.

Ma si va avanti lo stesso, fa parte della nostra missione; una postazione tedesca l'abbiamo fatta saltare con il tritolo e così siamo riusciti a penetrare nell'entroterra; altro non vi racconto perché sta a voi raccontare il resto: queste sono cose da ricordare sempre, non sono solo aneddoti da libro di storia, sono mirabili esempi di uomini che con il coraggio e lo spirito di squadra hanno soverchiato le forze nemiche di gran lunga più potenti.

Alle porte di Bénouville, dopo solo tre ore di fuoco, da un plotone di 40 uomini, siamo rimasti in 15 ancora incolumi, ma in compenso abbiamo annientato una guarnigione di 100 nazisti; ecco perché le nuove generazioni devono ricordarsi di noi, per quello che abbiamo fatto, un grazie a tutti!

PER MARE PER TERRAM, Tenente William Palmer Jr.

martedì 27 maggio 2014

Renzi l'asfaltatore: la speranza sconfigge l'odio.

Se si potesse raffigurare questa elezione con un quadro allegorico si potrebbe identificare con l'Angelo della speranza (un po' come San Giorgio) che sconfigge il Drago dell'odio e dell'insulto.

Il risultato del PD di Matteo Renzi non è stato solo strabiliante, ma è stato di gran lunga sopra alle aspettative: i sondaggi lo davano al 33%, con i 5 Stelle al 26% e Forza Italia al 20%; i dati sono stati stralciati violentemente con queste elezioni europee: PD al 41%, 5 Stelle al 22% e Forza Italia al 16%.

Sono chiari segni di una vera svolta di cambiamento del Partito Democratico, che finalmente si trova coeso attorno ad un leader forte come Matteo Renzi; senza contare poi le elezioni regionali in Piemonte ed Abruzzo e per il rinnovo degli oltre 3000 comuni italiani, dove il PD è perennemente in testa anche con percentuali "bulgare" (molto al di sopra del 30%).

Perché tutti questi risultati inaspettati? Sarà per gli 80,00 € in più in busta paga? Sarà per l'alto astensionismo? Boh, forse, ma la vittoria è certa e ci fa capire come il governo nonostante tutto, stia spingendo rapidamente un programma di riforme che spero sia efficace a medio-breve termine.

Una riflessione riguarda anche i risultati politici negli altri paesi europei; il trionfo dei movimenti euro-scettici fa molto riflettere sulle condizioni politiche europee: un' Unione Europea che da anni si è occupata soltanto di problemi economici in termini monetari e non in termini produttivi, ha fatto scaturire in molti Paesi membri un forte dissenso nei confronti di tale istituzione, che dovrebbe essere più orientata ad un sistema industriale comune che ad una condizione finanziaria comune tra tutti i paesi.

Ora si spera in un' Europa più coesa, più orientata a rivitalizzare il sistema industriale e produttivo, piuttosto che ad accettare regole di austerità da anni impostate.

venerdì 18 aprile 2014

Speedy Renzi: come presentare un programma politico in 2 ore quando gli altri ci hanno messo 20 anni...

Oggi la conferenza stampa del Premier Matteo Renzi è stata ricca di sorprese:
Renzi, rispettando gli impegni presi ad inizio legislatura, ha presentato il suo piano politico ed economico del governo.
Per i prossimi mesi vedremo 80,00€ in più in busta paga (chi ce l'ha), taglio del 10% dell'IRPEF (era ora!), nessun taglio alla sanità e tetto massimo degli stipendi dei magistrati, che non dovranno superare i 280.000€ annui, e dei manager pubblici (alla faccia di Moretti!); in aggiunta la dismissione del parco veicolare ministeriale (le cosiddette "auto blu"), la riduzione delle spese sul progetto "F-35" (anche se sarebbe da cancellare, ma dovevamo pensarci quattordici anni fa, per info leggetevi il post scorso), un vastissimo programma di rivisitazione delle dirigenze settoriali degli istituti della PA (Equitalia in primis, Agenzia delle Entrate, ecc...) e la riduzione delle società municipalizzate (le cosiddette "partecipate") da ben 8.000 unità a solo 1.000 (forse il programma per me più importante).

Insomma un programma molto ambizioso, anche se ancora incompleto: manca la tanto citata "JobAct" e gli sgravi fiscali su imprese ed aziende che assumono giovani, come anche la riduzione degli stipendi dei parlamentari e l'eliminazione del Senato elettivo; però con questa conferenza stampa si vede il lato dinamico e decisionista di Matteo Renzi: in soli due mesi (anche se con alcuni ritardi) dall'insediamento del suo nuovo governo ha già presentato il suo programma politico, discutibile fin che si vuole, ma che finalmente si spera abbia un margine di attuazione a breve termine.

Dopo questa conferenza ho cercato di ricordare quanto hanno fatto gli "antenati" da vent'anni (anno di inizio della "Seconda Repubblica") ad oggi, ed ecco il risultato: Nulla o di Scarsa Credibilità.

E' fin da quando sono nato (nel 1993) che la politica ha fatto poco o nulla per un reale cambiamento del nostro Paese:
dal 1994 al 1996 c'era Berlusconi, che ha combinato ben poco finché la Lega di Bossi non gli ha segato le gambe;
dal 1996 al 2001 (io ero all'asilo) Romano Prodi ha avuto una volontà di ferro per cercare di fare qualcosa di veramente utile per il Paese, ma la combriccola comunistoide (mi spiace per i "kompagni" del PD, ma io gli ex-PCI li paragono ai fascisti) del duo D'Alema - Bertinotti ha fatto affondare tutto in pochissimo tempo.

E poi? Dal 2001 ad oggi, passando di nuovo per Berlusconi (più "spettacolare" che mai) e poi per la breve puntata di Prodi (anche qui segato stavolta dal famigerato "Uomo di Ceppaloni"), tutto fermo, per non parlare dell'ultimo quinquennio 2008-2013 che è stato il più controverso e disgustoso di tutta la storia politica italiana, addirittura peggio del Governo Tambroni con l'MSI: tra nani e ballerine minorenni, mari e Monti c'è ne stato abbastanza, ma ovviamente nulla di buono, se non per le banche e per Adam Kadmon (che finalmente potrà dire che c'è stato un Massone a capo del Governo Italiano).

Altro che potrei dire? Che Renzi è un santo? Non credo, perché i santi non sono fatti per la politica, e di certo Renzi non è un santo, ma almeno ha fatto una cosa che sarebbe una di quelle che saranno da segnare un calendario: ha rispettato i tempi.

Ora capisco perché domenica si preannuncia brutto tempo e neve a quote superiori ai 1.200 metri.

Buona Pasc(q)ua a tutti!

venerdì 28 marzo 2014

F-35 sì, F-35 no...

Riguardo a "Servizio Pubblico" ieri sera ho capito parecchie cose sull'F-35 che non mi sarei aspettato: non verrà CREATO qui in Italia ma bensì ASSEMBLATO, quindi la nostra tecnologia (ricordiamoci che la SELEX e la FINMECCANICA sono all'avanguardia nel Mondo) non verrà utilizzata su 'sti benedetti bombardieri; da qui ho capito perchè gli USA vogliono a tutti i costi farceli comprare: dopo che li abbiamo quasi "umiliati" con la creazione inter-europea dell'efficientissimo "Tornado" (l'Italia fece la parte del leone su questo aereo) e poi con il progetto "Eurofighter", gli yankee hanno perso terreno di conquista in Europa e perciò hanno mandato prepotentemente avanti il progetto dell'F-35 facendocelo comprare quasi obbligatoriamente.

Lo scopo principale è quello di far sminuire l'industria aerospaziale europea e di considerare i prodotti americani come gli unici da utilizzare nel Mondo.

Molto interessante il ragionamento di Maurizio Landini, FIOM: dal punto di vista industriale l'F-35 è un'onere a perdere, visto che l'indotto finanziario di tale sistema d'arma una volta messo in esercizio coprirà solo il 19% delle spese; e come detto in precedenza l'Italia un semplice coinvolgimento di "catena di montaggio" senza prendervi parte realmente come è stato fatto con l'Eurofighter e il Tornado.

venerdì 21 febbraio 2014

Politik Destruction: la deludente spregiudicatezza di Renzi ed i rischi in cui si è esposto Grillo

Attenzione: questo articolo non ha posizione politica precisa, tende soltanto ad analizzare quello che è accaduto in questi giorni fermentati.

L' altro ieri Grillo ha incontrato, sotto richiesta dei suoi elettori, Renzi per decidere se appoggiare o meno un suo ipotetico governo; il colloquio (o meglio la battaglia) è durato meno di 10 minuti, nei quali Grillo ha parlato quasi senza sosta di tutte le scelte (anche secondo me MOOOLTO discutibili) che Renzi ha voluto (o è stato costretto?) fare, come ad esempio il tacito (mica tanto) appoggio da parte di De Benedetti.

In questa dura battaglia però uno degli avversari non gli è stato concesso di parlare, perché è "un uomo del Sistema", oppure perché secondo gli elettori del M5S "non doveva parlare": ma come si sa in ogni scontro (anche politico) l'avversario deve fare la sua parte, se no il match risulta invalido.
E qui Grillo si è giocata l'ultima carta per avere ragione su Renzi.

Riflettiamoci bene: Matteo Renzi, seppur legittimato dalle recenti primarie che l'hanno nominato Segretario del PD, non è andato al potere con regolari elezioni, e questa è già la terza volta che un nuovo governo si forma senza delle elezioni popolari: prima la metafora "tecnica" di Monti e dei "professoroni" (sostenuta a "spada tratta" da PD, PDL e guarda caso dai popolari di Casini, mai cognome più azzeccato); dopo delle elezioni dove è rinato l'antico "mostro" Mr. B. che ha messo quasi a tappeto (di nuovo) il PD e dove il M5S ha dato la sua prima prova di movimento nazionale con un'altissima percentuale, si forma il governo Letta appoggiato (di nuovo) da PD, PDL e centristi.

Ora torniamo ad oggi: Matteo Renzi quindi ha formato un nuovo governo con lui stesso Primo Ministro; quindi non è cambiato pressoché nulla, se non il livello di spregiudicatezza dell'ex sindaco di Firenze.

Tuttavia è da segnalare un comportamento di apertura nei confronti dei pentastellati: Renzi aveva chiesto di convocare anche loro per una trattativa di governo, quindi si è dimostrato "aperto a tutti" rispetto agli altri, ed è stato quindi un buon passo avanti.

Anche se Grillo stesso non ha voluto, però ha chiesto un parere ai suoi elettori tramite un sondaggio; stranamente i suoi si sono dimostrati favorevoli ad un incontro con Renzi e perciò ci è andato di persona; ma secondo me ha commesso un terribile errore che rischia di farlo mandare allo scoperto: come dico io, invece di usare la strategia del "agente segreto", ovvero l'osservare i movimenti del "nemico", le sue parole e anche semplicemente l'espressione sul viso (psicologicamente parlando è proprio quello che serve per tracciare un profilo psicologico di una persona, se dice cose vere o amare menzogne), Grillo ha usato purtroppo la strategia del "soldato di leva", ovvero chiudi gli occhi e spara a raffica su tutto quello che incontri, incurante delle conseguenze, e scappi via; non è stato e mai lo sarà un comportamento corretto, perché porterà a gravissime ed inevitabili conseguenze, anche (e soprattutto) sul piano politico. Con il suo meccanismo (che può essere legittimo ma non nel metodo) credeva di avviare una bomba ad orologeria nei confronti della vecchia politica, arrivando ad un vero cambiamento, invece ora ci ritroviamo con un nuovo governo, di nuovo non eletto dal popolo e con il rischio di far scivolare l'Italia nella più profonda anarchia: ricordiamoci che in questi giorni il suolo ucraino si è macchiato di sangue di coloro che manifestano una propria idea, cerchiamo tutti di non arrivare a questi punti qui in Italia.

Dimenticavo: anche se sono cautamente NO TAV, il terrorismo si dovrebbe combattere COMUNQUE anche con le armi!

Passo e chiudo.