martedì 27 maggio 2014

Renzi l'asfaltatore: la speranza sconfigge l'odio.

Se si potesse raffigurare questa elezione con un quadro allegorico si potrebbe identificare con l'Angelo della speranza (un po' come San Giorgio) che sconfigge il Drago dell'odio e dell'insulto.

Il risultato del PD di Matteo Renzi non è stato solo strabiliante, ma è stato di gran lunga sopra alle aspettative: i sondaggi lo davano al 33%, con i 5 Stelle al 26% e Forza Italia al 20%; i dati sono stati stralciati violentemente con queste elezioni europee: PD al 41%, 5 Stelle al 22% e Forza Italia al 16%.

Sono chiari segni di una vera svolta di cambiamento del Partito Democratico, che finalmente si trova coeso attorno ad un leader forte come Matteo Renzi; senza contare poi le elezioni regionali in Piemonte ed Abruzzo e per il rinnovo degli oltre 3000 comuni italiani, dove il PD è perennemente in testa anche con percentuali "bulgare" (molto al di sopra del 30%).

Perché tutti questi risultati inaspettati? Sarà per gli 80,00 € in più in busta paga? Sarà per l'alto astensionismo? Boh, forse, ma la vittoria è certa e ci fa capire come il governo nonostante tutto, stia spingendo rapidamente un programma di riforme che spero sia efficace a medio-breve termine.

Una riflessione riguarda anche i risultati politici negli altri paesi europei; il trionfo dei movimenti euro-scettici fa molto riflettere sulle condizioni politiche europee: un' Unione Europea che da anni si è occupata soltanto di problemi economici in termini monetari e non in termini produttivi, ha fatto scaturire in molti Paesi membri un forte dissenso nei confronti di tale istituzione, che dovrebbe essere più orientata ad un sistema industriale comune che ad una condizione finanziaria comune tra tutti i paesi.

Ora si spera in un' Europa più coesa, più orientata a rivitalizzare il sistema industriale e produttivo, piuttosto che ad accettare regole di austerità da anni impostate.