martedì 19 novembre 2013

Guerra e pace...

Stamane ho letto l'articolo su Repubblica inerente al quel "famoso" bacio tra un'attivista del "No TAV" ed un agente della Polizia in tenuta anti-sommossa; pensavo anch'io fosse un gesto di pace e di tregua a queste violenze tra attivisti e poliziotti, forse una voglia (sia da una parte sia dall'altra) di smetterla di difendere gli interessi dei "pochi".
Poi invece, si è rivelato un atto che a mio dire, ha del disgustoso e non di certo corretto:
l'attivista (lei è nella categoria appartenente agli "spacca-vetrine", non di certo una manifestante pacifica), durante l'intervista di Repubblica, ha asserito che quel bacio "era un atto volutamente provocatorio per provare disgusto a chi indossa una divisa".
Riflettendoci su, in fin dei conti qualche torto non ce l'ha: non è un atto democratico sostituire il dialogo con il manganello e i lacrimogeni, d'altronde i fatti del G8 di Genova confermano la veridicità di questi soprusi, che comunque sono stati volutamente aizzati dalle più alte dirigenze del Ministero degli Interni.
Ma provare disgusto per chi semplicemente uno indossa una divisa, non è solo un atto scorretto, ma è anche stupido: non ci sono solo i "polizziotti picchiatori" che hanno una divisa, ci sono anche uomini che OGNI giorno rischiano la vita per salvarne altre; il Corpo Nazionale dei Vigli del Fuoco, che da oltre un secolo, vegliano sulla nostra incolumità e si attivano immediatamente in caso di pericolo per le nostre vite; anche loro hanno una divisa, di certo meno "militare" di quella dei poliziotti.
A Lampedusa sono i marinai della Guardia Costiera e del Servizio Marittimo della Guardia di Finanza a salvare le vite degli immigrati, e anche loro hanno una divisa.
Insomma, quando ci si prende gioco di qualcuno che ha una divisa perchè è "servitore viscido dello Stato", prima bisogna riflettere bene su cosa fanno; ci sono quelli che ti distruggono la faccia con i manganelli, ma ci sono anche quelli che ti curano una ferita, si lanciano da un elicottero in mezzo al mare per salvarti, oppure ti vengono a soccorrere con i cani dopo che sei rimasto intrappolato esanime sotto una valanga.

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